miércoles, 8 de octubre de 2014

Grazie di tutto! - Gracias por todo!

Ciao a tutti, 
come sempre succede che tutte le esperienze, anche le più belle, hanno purtroppo una fine. 
Dopo tre mesi così posso proprio dire di essere cresciuto, sia professionalmente che personalmente!
Di questo devo ringraziare soprattutto il mio stupendo compagno di viaggio Francesco e tutte le persone che mi sono state vicino durante questo percorso: l'insostituibile Mónica, la dolcissima Carina, la divertentissima Carmen e tutte le ragazze della residenza. GRAZIE DI TUTTO!!! 
Carpe diem Giorgio va in vacanza ma tornerà nel 2015 con un sacco di novità da raccontarvi! 
Un abbraccio e continuate a seguirmi. 

Giorgio







Hola a todos,
como siempre todas las experiencias, aun las mas lindas, se acaban.
Despues de tres meses así, puedo afirmar que he madurado mucho, como persona y como trabajador.
Por eso tengo que agradecer a mi estupendo estupendo compañero de viaje Francesco y a todos los que han estado a mi lado durante este "viaje": la insustituible Mónica, la cariñosa Carina, la muy amable Carmen y todas las chicas de la resi. GRACIAS POR TODO!!!
Carpe diem Giorgio se va de vacaciones, pero volverá en el 2015 con un montón de novedades.
Continuad siguiendome. Un abrazo.

Giorgio

jueves, 24 de julio de 2014

Un nuovo modo di fare informazione: Curso de verano Servimedia - Una nueva forma de hacer información: Curso de verano Servimedia

La settimana tra lunedì 7 e venerdì 11, presso la sede distaccata di Manuel Becerra della Universidad Rey Juan Carlos di Madrid, patrocinato dall'agenzia di stampa Servimedia, ha avuto luogo il Curso de verano dal titolo: "Periodismo social. El compromiso de la información”. Quella tra Universidad Rey Juan Carlos e Servimedia è una collaborazione ormai consolidata, infatti l'evento è giunto al suo 10º anniversario; quest'anno gli organizzatori hanno deciso di incentrare il corso su un tema decisamente innovativo: il giornalismo nella sua accezione "sociale", ovvero vedere quanto e come l'opinione dei lettori può essere determinante nella scelta delle notizie che vengono diffuse dai giornali, e come i giornalisti danno voce a tutti i cittadini parlando delle loro necessità sotto qualsiasi punto di vista.
Il corso si è articolato in tre diversi momenti della giornata: la prima parte della giornata è stata dedicata all’approfondimento di diverse tematiche come il “Tratamiento informativo de la discapacidad”, il “Periodismo de datos”, “Los desafìos de la profesiòn periodistica”, ecc. Dopo una pausa pranzo decisamente lunga, si è dato spazio alla “Mesa redonda”, dove più ospiti hanno intavolato un dibattito riguardo un preciso argomento ogni giorno diverso.
Uno dei concetti fondamentali affermato dai vari volti che si sono succeduti in questa settimana è stato la consapevolezza che per essere dei giornalisti con la G maiuscola e riuscire, oggi, a trovare un posto di lavoro non basta avere una formazione di base generale, ma è opportuno e fondamentale specializzarsi. Si è parlato anche di come un giovane giornalista debba rimanere al passo con i tempi per quanto riguarda i mezzi di comunicazione, visti i repentini cambiamenti apportati dalla multimedialità al modo di fare informazione; questa è diventata sempre più social e sempre più alla portata di tutti, inoltre un bravo giornalista si riconosce attraverso l’utilizzo del proprio stile per raccontare una notizia che altrimenti sarebbe anonima.
Le giornate si sono aperte con interventi da parte di personalità del mondo del giornalismo e non solo, che hanno parlato delle proprie esperienze e di come il loro lavoro negli ultimi anni abbia tenuto conto sempre di più del fattore sociale. Un esempio ci è stato fornito da Montserrat Dominguez, Directora de Huffington Post en España, la quale ci ha illustrato la pagina web del giornale, nella quale figurano anche molti link esterni a blog, foto, video, ecc. tratti direttamente dalla rete e non correlati alle classiche notizie di cronaca. Questa scelta rispecchia la curiosità dei lettori, che sono sempre alla ricerca di notizie di interesse generale.
Durante le cosiddette Mesas redondas, hanno avuto luogo dei dibattiti incentrati su argomenti quali “La publicidad social en el siglo XXI”, “Los medios de comunicacion y los habitos saludables” e “De la politica economica a la economia real”. In questi incontri son intervenuti personaggi di rilievo, ognuna nel proprio ambito, come: Mavi Doñate, Jefa de sociedad de informativos de TVE; Alpio Gutierrez, Presidente de ANIS; Ugo Ceria, Director General de Delvico; Pilar Andrade, Presidenta de CEAJE, ecc.
Particolarmente interessante sul piano formativo è stata la giornata in cui si è affrontato un tema decisamente attuale, quello del giornalismo basato sulla raccolta di dati empirici coni quali costruire una vera e propria notizia. Il così detto periodismo de datos, secondo Mar Cabra e Karma Peirò, le due ospiti che hanno parlato di questo tema, è il giornalismo maggiormente accessibile poiché incentrato sull’analisi di dati che chiunque può consultare con relativa facilità, tramite l’accesso a basi di dati di dominio pubblico, tra cui quelle pubblicate on-line. Riguardo a questo argomento abbiamo potuto mettere in pratica gli insegnamenti delle due esperte grazie ad un taller pratctico di quattro ore. Durante questa pratica ci siamo divisi in gruppi di 3-4 persone e abbiamo raccolto dati on-line sui quali abbiamo fondato una notizia, poi condivisa con i nostri colleghi del corso.
L’idea di Servimedia di organizzare un corso estivo sul giornalismo è senza dubbio vincente. Questo è comprovato dal fatto che viene organizzato da ormai dieci anni e che richiama l’attenzione di sempre più persone, sia degli addetti ai lavori che di semplici curiosi interessati a conoscere meglio questo mondo. Decisamente proficua è la volontà degli organizzatori di ricevere consigli da parte dei partecipanti su come migliorare il corso, così da renderlo ogni anno sempre più interessante ed accattivante.
Alla fine di questa intensa settimana posso affermare di aver imparato molto in campo giornalistico, soprattutto che per poter scrivere un buon articolo non basta avere delle ampie basi teoriche e saper scrivere bene, ma bisogna anche vivere in prima persona la realtà della calle, cosa che nessun corso di studio mi ha mai insegnato.
Qualcuno di voi è interessato al giornalismo? Vi piacerebbe assistere ad un corso simile a questo?
Un abbraccio,

Giorgio





La semana entre lunes 7 y viernes 11, en la sede de Manuel de Manuel Becerra de la Universidad Rey Juan Carlos de Madrid, patrocinado por la agencia de prensa Servimedia, tuvo lugar el Curso de verano: “Periodismo social. El compromiso de la información”. Ésta es una colaboración ya consolidada entre la Universidad Rey Juan Carlos y Servimedia, de hecho este evento ha cumplido su décimo aniversario. Este año los organizadores del curso han decidido plantear un tema decididamente innovador: el periodismo en su acepción “Social”, o sea ver cuán determinante puede ser la opinión de los lectores en la elección de las noticias que se difunden en la prensa, y cómo los periodistas “se hacen eco” de las opiniones de éstos y de su necesidad desde cualquier punto de vista.
La jornada estaba dividida en tres partes diferenciadas: la primera parte se dedicaba a profundizar sobre diversos temas como el “Tratamiento informativo de la discapacidad”, el “Periodismo de datos”, “Los desafíos de la profesión periodística”, etc. Luego de una pausa para el almuerzo decididamente larga, tenía lugar la “Mesa redonda”, donde los participantes podían entablar un debate respecto al tema tratado en el día.
Un tema fundamental que se ha tratado en más de una ocasión, es que para ser periodista con P mayúscula y ser capaz, hoy en día, de encontrar un puesto de trabajo no basta con tener una formación generalista, sino que es oportuno y fundamental especializarse.  Se ha hablado también de cómo debe actualizarse continuamente un joven periodista en lo que respecta a los medios de comunicación, vistos los cambios repentinos, debidos al “multimedia”, que se dan en la manera de hacer información. Esta forma de entender la información es cada vez más social y más al alcance de todos y además un buen pediodista se reconoce por su estilo personal a la hora de redactar una noticia que de otro modo no tendría la misma repercusión.
Las jornadas se abrían cada día con la intervención por parte de personalidades del mundo del periodismo y de otros sectores, que hablaban de sus propias experiencias y de cómo su trabajo en los últimos años ha tenido que adaptarse para acercarse cada vez más al ámbito social. Un ejemplo de ésto fue presentado por Montserrat Domínguez, Directora del Huffington Post en España, que nos enseñó la página web del periódico, en la cual figuran también muchos enlaces externos como blogs, fotos, vídeos, etc.,  tomados directamente de las redes y no relacionados con las crónicas clásicas.  Esta elección refleja la curiosidad de los lectores que siempre están a la búsqueda de noticias de interés general.
Durante las llamadas Mesas redondas, tuvieron lugar los debates centrados en argumentos como “La publicidad social en el siglo XXI”, “Los medios de comunicación y los hábitos saludables” y “De la política económica a la economía real”.  En éstos intervinieron personalidades importantes, cada una en su propio ámbito como: Mavi Doñate, Jefa de Sociedad de Informativos de TVE; Alpio Gutiérrez, Presidente de ANIS; Ugo Ceria, Director General de Delvico; Pilar Andrade, Presidenta de CEAJE, etc.
Particularmente interesante en el plano formativo ha sido la jornada en la que se planteó un tema decididamente actual, aquél del periodismo basado en la recogida de datos empíricos con los que se puede crear una verdadera noticia. El así llamado periodismo de datos, según Mar Cabra y Karma Peirò, las dos ponentes que han hablado de este tema, es el periodismo más accesible, ya que dado que está centrado en el análisis de datos que cualquiera puede consultar con relativa facilidad, vía el acceso a bases de datos de dominio público, entre ellos, los que están publicados on-line. Respecto a este tema, gracias a las enseñanzas de las dos expertas,  lo pudimos poner en práctica en un taller de cuatro horas. En éste nos dividimos en grupos de 3-4 personas y buscamos datos on-line sobre los que creamos una noticia, luego compartida con nuestros compañeros del curso.
La idea de Servimedia de organizar un curso de verano sobre el periodismo social, sin duda ha sido un éxito.  Esto lo demuestra el hecho de que se viene organizando desde hace ya diez años y que cada vez hay más gente interesada, tanto profesionales como simples curiosos que quieren conocer mejor este mundo. Hay que subrayar, la voluntad de los organizadores a la hora de recibir consejos por parte de los participantes sobre cómo mejorar el curso, de manera que cada año sea más interesante y atractivo.

Al final de esta intensa semana puedo afirmar que he aprendido mucho en el campo periodístico, sobre todo que para poder escribir un buen artículo no basta con tener unas amplias bases teóricas y saber escribir bien, sino que hace falta también vivir en primera persona la realidad de la calle, cosa que ningún otro curso me había enseñado hasta ahora.
Alguien es periodista? Ve gustaria seguir un curso parecido a este?
Un abazo,


Giorgio


lunes, 14 de julio de 2014

Tutti in marcia! Alla scoperta di Toledo e Valencia - Todos en marcha! Al descubrimiento de Toledo y Valencia

Ciao a tutti, continua il mio bel viaggio alla scoperta dei luoghi ancora sconosciuti della mia amatissima Spagna.
Il 19 Giugno siamo partiti alla volta di Toledo, una cittadina a circa un'ora di macchina da Madrid. In questa tappa ci ha accompagnato la mia carissima amica, nonché collega, Monica insieme a tutta la sua famiglia, che ci hanno permesso di visitare Toledo in maniera più approfondita e interessante: abbiamo visto la Vecchia Toledo soffermandoci nei posti più caratteristici, non solo all'interno del centro storico, ma grazie a Victor, che ci ha portato in un posto speciale, abbiamo potuto ammirare la bellezza di tutta la città dall'alto. Prima di iniziare il nostro tour abbiamo vissuto un momento particolarmente sentito da tutti gli abitanti di questa cittadina, infatti abbiamo assistito alla processione del corpus cristi, estremamente coinvolgente ma anche estremamente lunga... ne è valsa comunque la pena!
Dopo la processione abbiamo fatto un giro per le vie della città e abbiamo visto una Toledo diversa dal solito, completamente addobbata per l’occasione.Ad un certo punto però la fame si è fatta sentire ed io e tutta la banda abbiamo deciso di soddisfare anche il nostro languorino assaggiandole leccornie tipiche della zona, come “las migas”: se non sapete di cosa si tratta vi consiglio di andare a Toledo per assaggiarle.
È stata una giornata interessante e piena di allegria, di questo devo ringraziare Monica e la sua stupenda famiglia, senza dimenticare il mio insostituibile compagno di viaggio Francesco!!
Per il fine settimana però, le energie non sono finite e allora gambe in spalla! Partiamo alla volta di Valencia, dove al nostro duo si è aggiunta Elisa, una mia carissima amica italiana che sta facendo il suo Erasmus proprio a Valencia e che ci ha ospitato a casa sua. In questi giorni insieme ci ha fatto conoscere non solo la Valencia propriamente turistica, portandoci in giro per le vie del centro, per il porto, lungo la Malvarosa e alla famosa Città delle Arti e delle Scienze, ma anche quella meno convenzionale fatta di feste in casa di amici, di cucina tipica (non potevano mancare la paella e i pinchos) e di relax pomeridiano nei Giardini del fiume Turia. 
Per questo voglio ringraziarla per la sua estrema disponibilità, anche perché ai tre giorni inizialmente preventivati se ne è aggiunto uno in più, poiché non abbiamo fatto in tempo a prendere il treno… Insomma devo proprio dire che in questo Erasmus non mi sono mai annoiato!
Qualcuno di voi è stato in queste città? Vi sono piaciute come sono piaciute a me?
Continuate a seguirmi! 
Un abbraccio,

Giorgio














Hola a todos, continúa mi maravilloso viaje para descubrir los lugares todavía desconocidos para mí de mi queridísima España.
El 19 de junio fuimos a dar una vuelta por Toledo, una pequeña ciudad que está más o menos a una hora en coche desde Madrid. En esta etapa nos acompañó mi queridísima amiga, además de colega, Mónica, junto con toda su familia, lo que nos permitió visitar Toledo de una manera más pormenorizada e interesante: vimos el Toledo Antiguo parándonos en los sitios más característicos, no sólo en el centro histórico, gracias a Víctor, que nos llevó a un sitio especial, desde donde pudimos admirar desde lo alto, la belleza de la ciudad. Antes de iniciar nuestro tour vivimos también un momento particularmente importante para sus habitantes,  asistimos a la procesión del Corpus Christi, extremandamente interesante pero también extremadamente larga... que en cualquier caso valió la pena!
Después de la procesión dimos una vuelta por las calles de la ciudad y vimos una Toledo distinta de lo habitual, completamente adornada para la ocasión. A un cierto punto el hambre se hizo sentir y todos decidimos satisfacer también nuestro paladar probando los platos típicos de la zona, como “las migas”: si no sabéis de qué se trata os aconsejo ir a Toledo para probarlas.
Fue una jornada interesante y llena de alegría, lo que debo agradecer a Mónica y a su estupenda familia, sin olvidar a mi insustituible compañero de viaje Francesco!!
Para el fin de semana, todavía las energías no se nos habían terminado y sin pensarlo dos veces nos fuimos a Valencia, donde a nuestro dúo se unió Elisa, mi queridísima amiga italiana que está haciendo su Erasmus justamente en esta ciudad y que nos hospedó en su casa. En estos días juntos, nos hizo conocer no sólo la Valencia puramente turística, llevándonos por las calles del centro, por el puerto, a lo largo de la Malvarosa y la famosa Ciudad de las Artes y de las Ciencias, sino también aquélla menos convencional, hecha de fiestas en casa de los amigos, de cocina típica (no podían faltar la paella y los pinchos) y de relax al atardecer en los Jardines del río Turia. 
Por ello, quiero agradecerle por su extrema disponibilidad y también porque a los tres días inicialmente previstos se añadió otro, ya que no llegamos a tiempo para coger el tren... En resumen, tengo que decir que en este Erasmus no me he aburrido nunca!
¿Alguno de vosotros ha estado en estas ciudades? ¿Os han gustado tanto como a mí?
Continuad siguiéndome! 
Un abrazo,


Giorgio

lunes, 23 de junio de 2014

Questo significa fare "Erasmus placement" - Esto es lo que significa “Erasmus placement”

Ciao a tutti!

Sembra tanto strano ma sono già arrivato a metà del mio percorso...

Durante questo primo mese e mezzo sono cresciuto non solo come persona, ma anche come "lavoratore": ho fatto molte esperienze ed ho imparato a destreggiarmi in tante situazioni, sia piacevoli che meno, nel campo lavorativo come in quello personale… ma non vi preoccupate perché mi sono anche divertito tanto!!

Grazie a tutte le persone carinissime che ho conosciuto e che condividono con me tutt’ora questa bellissima esperienza, ho scoperto anche la Madrid più divertente, quella piena di bar e discoteche dove si ritrovano moltissimi giovani!! Il mio primo approccio con la vera movida notturna Madrileña è stato per me inconsueto, poiché non sono un abituè delle discoteche, ma insieme a Silvia, Maria e Francesco, ho provato finalmente le stesse sensazioni della maggior parte dei ragazzi della mia età, con spensieratezza e divertendomi da morire. Per non parlare di tutti i momenti divertentissimi vissuti fin dall’inizio con il mio nuovo compagno di viaggio Francesco, il quale, a suo modo, è riuscito a farmi vivere questa esperienza in modo completamente differente da tutte quelle precedenti!!!

Una delle cose più piacevoli è stato mangiare pizze surgelate nell’appartamento di Silvia, che qualche settimana fa ha organizzato una cena con pochi intimi, ma nella quale ci siamo divertiti molto, durante la quale mi sono sentito come insieme ad un gruppo di vecchi amici. Ma la cosa che più mi ha fatto sentire vivo è che in questa prima parte della mia esperienza qui a Madrid ho riso con tutti, discusso con pochi, a volte ho pianto, sono anche scivolato nella doccia, mi sono bevuto 2 litri di Tinto de Verano a pranzo con i miei amici, ho mangiato quasi fino a scoppiare e sono riuscito a dimenticarmi di questa sedia a rotelle, che mi accompagna da un bel po' di tempo a questa parte…

Insomma sto vivendo a pieno questa bellissima esperienza, dimenticandomi di quelli che erano i presupposti con i quali sono partito e riuscendo ad evadere da una situazione difficile della mia vita.
Consiglio a tutti di lasciarsi alle spalle i momenti di difficoltà e riuscire a trovare l’energia necessaria per andare avanti e divertirsi al massimo!! Perché questa è la cosa più importante: gioire di ogni singolo momento senza nessun tipo di rimpianto.

Spero che con queste mie parole voi possiate entrare e capire un pochino meglio il mio mondo, quello di un fantastico Erasmus placement.

Continuate a seguirmi!!
Un abbraccio, 

Giorgio



Hola a todos!

Parece extraño pero ya estoy en el ecuador de mi recorrido.

Durante este primer mes y medio he crecido no sólo como persona, sino también como “trabajador”: he hecho muchas cosas y he aprendido a desenvolverme en muchas situaciones, tanto en situaciones buenas como en otras que no lo han sido tanto, tanto en el campo laboral como en el personal... pero no os preocupéis porque me he divertido mucho!!

Gracias a todas las personas majísimas que he conocido y que hasta ahora han compartido conmigo toda esta bellísima experiencia,  he descubierto también el Madrid más divertido, éste lleno de bares y discotecas donde se encuentran muchísimos jóvenes!! Mi primer encuentro con la verdadera movida madrileña ha sido para mí sorprendente, ya que no soy un habitual de las discotecas, pero junto a Silvia, María y Francesco, he experimentado finalmente las mismas sensaciones que la mayor parte de los jóvenes de mi edad, de manera despreocupada y divirtiéndome hasta la muerte. Por no mencionar todos esos momentos divertidísimos vividos desde el principio con mi nuevo compañero de viaje, Francesco, el que, a su manera, ha conseguido hacerme vivir esta experiencia de un modo completamente diferente a cualquiera de las precedentes!!!

Una de las cosas más agradables, ha sido comer pizzas congeladas en el piso de Silvia, que hace algunas semanas ha organizado una cena con los amigos más cercanos, en la que nos hemos divertido mucho y en la que me he sentido como si estuviera con un grupo de viejos amigos. Pero lo que me ha hecho sentir más vivo en mi primera estancia en Madrid, ha sido que he reído con todos, discutido con pocos, a veces llorado, también me he resbalado en la ducha, he bebido 2 litros de tinto de verano durante la comida con mis amigos, he comido casi hasta explotar y he conseguido olvidarme de esta silla de ruedas, que me acompaña desde hace un tiempo a esta parte... 

En resumen, estoy disfrutando a tope de esta bellísima experiencia, olvidando las expectativas con las que había partido y logrando evadirme de una situación difícil de mi vida.
Aconsejo a todos dejar atrás los momentos difíciles y ser capaces de encontrar la energía necesaria para salir adelante y divertirse al máximo!! Porque ésta es la cosa más importante: gozar de cada momento sin ningún tipo de arrepentimiento.

Espero que con estas palabras podáis entender un poquito mejor mi mundo, el de un fantástico “Erasmus placement”

Continuad siguiéndome.
Un abrazo, 

Giorgio.

miércoles, 11 de junio de 2014

La consapevolezza che nulla è impossibile, neanche per noi! - Ser conciente de que nada es imposible, tampoco para nosotros!

L’altro giorno, il 5 di Giugno, io, Manolo e Mónica ci siamo recati al Ceapat (Centro de Referencia Estatal de Autonomía Personal y Ayudas Técnicas) in occasione della “Semana de puertas abiertas” nell’ambito del 25° anniversario della fondazione del centro. 
La giornata è stata particolarmente interessante: si è parlato della accessibilità nel trasporto pubblico per persone diversamente abili, in particolare dei miglioramenti tecnici che sono stati sviluppati per rendere accessibile la città di Madrid a chiunque voglia conoscerla.  Ad esempio negli autobus sono stati riservati dei posti adeguati per carrozzine e installate piattaforme per facilitarne l’accesso.  Nei giorni successivi ho potuto sperimentare ciò in prima persona e devo dire che spostarsi in autobus a Madrid è veramente facile.
Al termine della presentazione è cominciata la visita alle installazioni del centro. La parte che mi ha colpito di più è stata quella dedicata alla domotica. Per la prima volta mi sono accorto che vivere da solo per me non sarà impossibile! La visita è proseguita abbastanza lentamente. Subito dopo la parte domotica siamo passati a vedere una sala dove chiunque potesse vivere una esperienza fantastica basata sui sensi e che Monica vorrebbe avere nella sua casa. Dopo questo abbiamo visto molte altre cose, ad esempio le applicazioni per i cellulari, i comunicatori per persone con difficoltà di espressione, ecc.
In fine siamo arrivati in una sala dedicata agli aiuti che riguardano la vita quotidiana come i letti adattati, le posate ergonomiche e le carrozzine. Qui abbiamo scherzato sul fatto di voler creare con Mónica e sua figlia (Claudia) una linea di abbigliamento italiana dedicata alle persone diversamente abili perché quello che ci hanno fatto vedere riguardo la moda non era un gran che… era veramente improponibile! Secondo noi nessuno si sarebbe vestito in quel modo…
Al termine della visita ho scoperto che esiste un centro simile anche in Italia. Il centro in questione è a Milano, se vi interessa di seguito avete il link: http://www.dongnocchi.it/

È stato proprio divertente passare una giornata diversa, fuori dall’ufficio, con Mónica e Manolo. Spero che si possa ripetere molto presto.
Continuate a seguirmi.
Un abraccio,
Giorgio e Mónica


El otro día, el 5 de junio, Manolo, Mónica y yo fuimos al Ceapat (Centro de Referencia Estatal de Autonomía Personal y Ayudas Técnicas) con ocasión de la “Semana de puertas abiertas” celebrada en el ámbito del 25 aniversario de la fundación del Centro.
La jornada estuvo particularmente interesante: se habló de la accesibilidad para personas con diversidad funcional en el transporte público, en particular de las mejoras técnicas que se han implantado para hacer accesible la ciudad de Madrid a cualquiera que la quiera conocer. Por ejemplo, se han instalado plataformas para acceder a los autobuses y se han reservado espacios adecuados para sillas de ruedas. En los días sucesivos he podido experimentar ésto en primera persona y tengo que decir que moverse en autobús por Madrid es realmente fácil.
Al final de la presentación comenzó la visita a las instalaciones del centro. La parte que más me ha impresionado ha sido aquélla dedicada a la domótica, la primera que hemos visitado. Por primera vez me he dado cuenta que vivir solo para mí no será imposible! La visita continuó tranquilamente. Inmediatamente después de la parte de domótica pasamos a una sala donde cualquiera puede experimentar una experiencia fantástica basada en los sentidos y que Mónica querría tener en su casa. Después de ésta vimos muchas otras cosas, por ejemplo las aplicaciones para móviles, los comunicadores para personas con problemas de lenguaje y audición, etc.
Al final llegamos a una sala dedicada a las ayudas técnicas para la vida cotidiana como las camas adaptadas, el menaje ergonómico y las sillas de ruedas. Aquí bromeamos sobre el hecho de crear con Mónica y su hija (Claudia) una línea de ropa italiana dedicada a las personas con discapacidad funcional, porque lo que nos enseñaron en cuanto a moda no era una gran cosa… era realmente imponible! Según nuestra opinión nadie se vestiría de ese modo….
Al final de la visita descubrí que en Italia también existe un centro similar. El centro en cuestión está en Milán, si os interesa a continuación tenéis el link: http://www.dongnocchi.it/
Ha sido muy divertido pasar una jornada diferente, fuera de la oficina, con Mónica y Manolo. Espero que se pueda repetir muy pronto.
Continuad siguiéndome.
Un abrazo,
Giorgio y Mónica

viernes, 6 de junio de 2014

Spazio alla cultura - Espacio a la cultura

Ciao a tutti, oggi, 2 Giugno, è stata una giornata all'insegna dei festeggiamenti e della cultura. In questi giorni, al nostro duo, si sono aggiunti Giorgia e Chicco, due miei cari amici italiani che sono venuti a trovarmi... Insieme a loro abbiamo deciso di dedicarci per un’intera giornata alla cultura: prima è stata la volta del museo Thyssen e poi del bellissimo Reina Sofia.
Il tour è iniziato di “mattina presto” (siamo usciti addirittura prima di mezzogiorno!). La cosa più carina è che, avendo ovviamente fatto tardi all’appuntamento con i ragazzi, ci siamo rincorsi all'interno del museo senza riuscire ad incontrarci se non prima di aver visitato tutti e tre i piani. Alla fine io e CIG abbiamo fatto un tour tutto nostro! Devo dirvi che non è stato niente male, per niente lento e soprattutto pieno di quadri interessantissimi.
Il Thyssen, secondo me, è infatti uno degli esempi museali più moderni che io abbia mai visto, perché gli spazi sono ampi, ma non pieni di quadri e con un ottimo uso dello spazio espositivo. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato il fatto che all'interno di questo museo ci sono esposti quadri anche di artisti contemporanei, e non solo di quelli del passato, come Richard Estes.
Alla fine siamo riusciti a raggiungere i ragazzi e dopo un pit stop tattico per mangiare un panino, abbiamo fatto tappa al Reina Sofia! Lì mi sono tramutato anch'io in un giapponese... Cig insegna! Infatti sono esposti moltissimi quadri di due dei miei artisti preferiti, Salvador Dalì e Pablo Piccasso, e non ho potuto fare a meno di scattare una marea di foto. Ma oltre a loro ci sono pittori che non conoscevo e che mi hanno comunque colpito molto.
All'interno del museo, sono tornato un po' indietro con la mente, a quando ero più giovane, poiché c'ero già stato in gita con la mia classe di quarto superiore.
Dopo aver girato in lungo e in largo siamo tornati a casa per preparare una festicciola a sorpresa, insieme alle ragazze, a quel vecchietto di Francesco, che ha compiuto trent'anni!!
Ah, dimenticavo in tutto questo, le due visite sono state gratuite!!! Quindi oltre ad esserci divertiti e aver aumentato il nostro bagaglio culturale abbiamo anche risparmiato, il ché non è niente male! Vi lascio qualche scatto per rendervi conto della bellezza di questi quadri e dei bei momenti che ho passato insieme a tutta la combriccola!!
Vi abbraccio. Continuate a seguirmi.

Giorgio














Hola a todos, hoy, 2 de junio, ha sido una jornada dedicada a los festejos y a la cultura. En estos días,  a nuestro duo se han unido Giorgia e Chicco, mis dos queridos amigos italianos que han venido a verme... Junto a ellos hemos decidido dedicarnos un día entero a la cultura: primero ha sido la visita al museo Thyssen y depués al bellísimo Reina Sofía.
El tour comenzó de “buena mañana” (hemos salido antes del mediodía!). Lo más divertido es que habiendo llegado obviamente tarde a nuestra cita con los chicos,  recorrimos el museo sin ser capaces de encontrarnos antes de haber visitado las tres plantas. Al final CIG y yo, hemos hecho un tour todo por nuestra cuenta! Tengo que deciros que no ha estado nada mal, nada pesado y lleno de cuadros interesantísimos.
El Thyssen, según mi opinión, es de hecho uno de los museos  más modernos que yo haya visto nunca, con amplios espacios que no están llenos de cuadros , con un óptimo uso del espacio expositivo. Lo que me ha impresionado más,  es el hecho que dentro de este museo hay expuestos cuadros, incluso de artistas contemporáneos y no solo de aquéllos del pasado, como Richard Estes.
Al final fuimos capaces de alcanzar a los chicos y después de un “pit stop” táctico para comer un bocadillo hicimos una parada en el Reina Sofía! Ahí me transformé yo también en un japonés... Cig enseña! De hecho están expuestos muchos cuadros de dos de mis artistas preferidos, Salvador Dalí y Pablo Picasso, y no he podido hacer otra cosa que hacer un mar de fotos. Además de ellos hay pintores que no conocía y que también me han impresionado mucho.
Dentro del museo, he vuelto un poco al pasado con la mente, a cuando era más joven, cuando fui de excursión con mi clase de cuarto superior.
Después de haber hecho la visita a lo ancho y a lo largo, hemos vuelto a casa para preparar una pequeña fiesta sorpresa, junto a las chicas, a este viejecito de Francesco, que ha cumplido treinta años!!
Ah! A todo esto, he olvidado mencionar que las dos visitas han sido gratis!!! Además de divertirnos y haber aumentado nuestro bagaje cultural, hemos incluso ahorrado, lo que no está para nada mal! Os dejo alguna foto para que os déis cuenta de la belleza de los cuadros y de los buenos momentos que he pasado con mi panda!!
Abrazos. Continuad a seguirme.

Giorgio

viernes, 30 de mayo de 2014

Il topo di emeroteca - El ratón de hemeroteca

Ciao a tutti,
la mia esperienza di tirocinio prosegue e in questi giorni mi sto mettendo in gioco in prima persona! Per prima cosa ho iniziato a fare pratica con la ricerca per l’emeroteca... Insieme a Carina abbiamo controllato se all'interno dei giornali ci sono notizie sulla disabilità, in qualunque sezione, che possano interessare i nostri utenti. Tra tutte quelle presenti scegliamo quelle più interessanti da inserire all'interno della nostra base di dati, specificandone il titolo, il giornale da cui l’abbiamo presa, la data di pubblicazione, il link alla notizia stessa e un breve riassunto di essa. In questo modo il programma pubblica automaticamente, nella sezione emeroteca della pagina web del CEDD, il riferimento alla notizia. Prima o poi diventerò un “topo di emeroteca”!
Terminata questa prima parte mi sono dedicato, di nuovo, insieme a Monica, all'inserimento di nuove riviste all'interno della base di dati documentale e del repositorio. Su questa parte ormai credo di cavarmela discretamente...
Successivamente sono passato a lavorare alla nostra base legislativa con Carmen. L'inserimento dei dati all'interno della base continua, per me, ad essere piuttosto complicato. Mi spiega che ogni volta che si effettua una ricerca e trova le novità legislative che interessano la base di dati, deve anche i pdf di queste norme per rendere accessibili a tutti… che lavoro! È un po' difficile per me ricordare tutti i passaggi, meno male che Carmen riesce a farmi sorridere anche durante il lavoro, con delle battute inaspettate!!!
Siccome sono testardo, con il suo aiuto sono riuscito a correggere il file di una norma che è stata rivista in questi giorni... Secondo me Carmen ha proprio tanta pazienza, perché questo tipo di lavoro richiede moltissima accuratezza: se lo dovessi fare io tutti giorni diventerei matto!
Per ultimo mi sono dedicato alla parte social: con Eduardo abbiamo twittato tutte le notizie più importanti che riguardano il CEDD, come alcuni articoli inseriti nell’emeroteca e le novità legislative più interessanti. Vi sembrerà strano ma anche lì devo fare ancora tanta, tanta pratica.
Per fortuna mancano ancora due mesi… di tempo ce ne!
Continuate a seguirmi e vi prometto che non ve ne pentirete!
Un abbraccio.

Giorgio



Hola a todos,
Mis prácticas continúan y en estos días estoy experimentado en primera persona! En primer lugar he comenzado a practicar con la búsqueda en hemeroteca... junto a Carina hemos revisado todas las secciones de  los periódicos para ver si había noticias sobre discapacidad que puedan interesar a nuestros usuarios. Entre las encontradas, seleccionamos aquéllas más interesantes para incluir en nuestra base de datos, especificando el título, el periódico donde se publica, la fecha de publicación, el enlace para acceder y un breve resumen de ella. De esta manera el programa publica automáticamente en la sección “hemeroteca” de la página web del CEDD, la referencia de la noticia. Más tarde o más temprano me convertiré en un “ratón de hemeroteca”!
Terminada esta primera parte me he dedicado de nuevo, junto a Mónica, a catalogar revistas en la base de datos documental y en el repositorio. Creo que ya me manejo bastante bien con esta parte del trabajo...
Sucesivamente he pasado a trabajar con Carmen en nuestra base legislativa. La catalogación en esta base continúa para mí siendo un poco complicada. Me explica que cada vez que hace una búsqueda y recoge la normativa que interesa en la base de datos , debe incluir también los “pdf” de estas normas para que estén accesibles a todo el mundo... qué trabajo! Es un poco difícil para mí recordar todos estos pasos, menos mal que Carmen consigue hacerme sonreir durante el trabajo, con bromas inesperadas!!!
Como soy testarudo, con su ayuda he sido capaz de corregir la ficha de una norma que ha sido modificada en estos días... Yo creo que Carmen tiene muchísima paciencia, porque para hacer este tipo de trabajo se necesita ser muy cuidadoso: si yo lo tuviera que hacer todos los días acabaría loco!
Por último me he dedicado a la parte social: con Eduardo he twitteado todas las noticias más importantes para el CEDD, como algunos artículos de la hemeroteca y novedades legislativas más interesantes. Os parecerá extraño, pero en esta parte tengo que practicar mucho todavía.
Por suerte todavía quedan dos meses...tiempo hay!
Continuad siguiéndome y os prometo que no os arrepentiréis!
Un abrazo,


Giorgio

jueves, 29 de mayo de 2014

Schizzi d'artista - Pinceladas de artista

La mia avventura continua... A lavoro tutto prosegue tranquillamente e di questo devo ringraziare la mia bellissima squadra che mi stanno insegnando veramente moltissimo e con cui, durante i momenti di pausa, discutiamo anche di ciò che combiniamo oltre il lavoro. Qualche giorno fa ho parlato alle ragazze di una mia passione, quella per la pittura. Dopo avergli fatto vedere qualche mio dipinto, ne è nata una bellissima idea: raccontarvi come è nata in me questa passione e mostrarla a tutti voi!
Volete sapere cosa provo quando dipingo i miei quadri? Dovete sapere che per me la pittura è un momento di evasione completa dai miei pensieri quotidiani... Ogni singolo quadro rappresenta delle sensazioni, positive o negative, che hanno attraversato il mio pensiero e che ho successivamente deciso di rappresentare tramite la pittura! 
Non so se siano tecnicamente validi, ma non importa... L'importante è che rappresentino quel determinato momento della mia vita. Spero che vi piacciono e vi trasmettano un'emozione, così come l'hanno data a me mentre li dipingevo.
Vi abbraccio e continuate a seguirmi!

Giorgio
Delfino
Momenti di primavera
Famiglia
Il viaggio
Emanazioni
Que pasa
Onda positiva
La rosa




Mi aventura continúa ... en el trabajo todo prosigue con tranquilidad  y de esto  tengo que agradecer a mi equipo maravilloso que me está enseñando mucho y con el que , durante los descansos , conversamos también de lo que nos gusta hacer en nuestro tiempo libre . Hace unos días hablé con las chicas de mi pasión, la pintura . Después de enseñarles lo que pinto, he tenido una buenísima idea: contaros cómo nació en mi esta pasión y mostrárosla a todos!
¿Queréis saber cómo me siento cuando pinto mis cuadros? Tenéis que  saber que para mí la pintura es un momento de evasión de mis pensamientos cotidianos ... Cada cuadro representa los sentimientos , positivos o negativos , que en algún momento se me han pasado por la  mente y que he decidido representarlos en ellos!
No sé si son  técnicamente buenos, pero no me  importa ... Lo importante es que representan un momento particular de mi vida. Espero que os  gusten y os transmitan la misma emoción que a mí cuando los pintaba.
Abrazos y continuad siguiéndome.


Giorgio

viernes, 23 de mayo de 2014

Siamo una squadra! - ¡Somos un equipo!

Inizia una nuova giornata, ed è piena di novità! Stamattina ho deciso di mettermi alla prova vedendo se riesco a mettere in pratica gli insegnamenti delle mie colleghe… sarà una missione impossibile? Inizialmente con Carina ho provato a lavorare all'emeroteca facendo, insieme a lei, la rassegna stampa delle principali notizie sulla disabilità, poi con Monica ho archiviato dei documenti all'interno del nostro repositorio e finalmente mi sono sentito veramente un tirocinante! 
Con il loro aiuto ho messo in pratica quello che avevo fatto in precedenza solo teoricamente e devo dire che il lavoro fatto con Monica mi è riuscito proprio bene. Scherzando, mi ha anche detto che domani potrei sostituirla tranquillamente, ma non credo sia possibile… :-)
Il fatto che oggi abbia lavorato a stretto contatto con le mie colleghe mi ha fatto sentire veramente parte del gruppo! Se nei prossimi due mesi e spicci tutto andrà come stamattina, il tempo volerà! 
E voi con il vostro lavoro come vi trovate? Avete dei colleghi così disponibili come ce li ho io? Aspetto i vostri racconti. Continuate a seguirmi.
Baci.
Giorgio



¡Comienza un nuevo día y está lleno de noticias! Esta mañana decidí ponerme a prueba y ver si puedo poner en práctica las enseñanzas de mis compañeras... ¿Será una misión imposible? Inicialmente intenté hacer la hemeroteca con Carina, quien reseña las principales noticias sobre discapacidad, luego con Mónica archivé documentos en nuestro repositorio y, finalmente, me sentí realmente un aprendiz!
Con su ayuda, he puesto en práctica lo que había hecho hasta ahora sólo en la teoría y tengo que decir que el trabajo que hemos realizado me ha parecido muy bueno. En tono de broma me dijo que mañana podría fácilmente reemplazarla, pero no creo que aún sea posible... :-)
El hecho de haber trabajado juntos, con mis compañeras, me hizo entender ¡que somos un equipo! Si en los próximos dos meses y pico todo siguerá así, ¡el tiempo volará!
Y vosotros, ¿qué tal con el trabajo? ¿Tenéis compañeros tan disponibles como los tengo yo? Espero vuestras noticias. Continuad siguiéndome.
Besos.

Giorgio

miércoles, 21 de mayo de 2014

Un lavoro d'ufficio? Macchè, si va anche al cinema! - ¿Trabajo solo en la oficina? ¡No, me voy también al cine!

Lo scorso 9 maggio 2014 ha avuto luogo presso la Facoltà di Scienze dell'Informazione dell’Università Complutense di Madrid, un cineforum con la proiezione del film iraniano “Relación”, girato nel 1986 dalla regista Pouran Derakhshandeh, che è stata la prima regista di questo paese ad aver affrontato questioni relative alla disabilità.
Per celebrare questo evento hanno collaborato alla realizzazione: la Universidad Complutense de Madrid, Universiad Carlos III de Madrid, il Centro Español de Documentación sobre Discapacidad (CEDD) e FIAPAS (Federación Española de Padres y Amigos de los Sordos).
Alla fine della proiezione c'è stata una discussione sul tema del film, la disabilità, in particolare l’insufficienza uditiva, e come è stato affrontato nella famiglia e nella società iraniana.
Nel film vengono rappresentate le difficoltà di Nasser, un giovane non udente, di interagire con la sua famiglia e, di conseguenza, con il mondo esterno a causa dell'ignoranza, in particolare di suo padre e sua sorella, sulla problematica relativa alla sua disabilità. L’integrazione di Nasser nella società non è facile, ciò viene accentuato dal fatto che il ragazzo è iscritto ad una scuola speciale per bambini sordi. Le difficoltà che ha nel farsi capire, poiché spesso viene frainteso, lo fanno smettere di mangiare e di interagire anche con i suoi genitori. Per Nasser l'unico modo per comunicare con gli altri è il disegno. Con la pittura mostra ciò che vuole esprimere. Un giorno sua madre capisce lo stato d’animo del ragazzo vedendo un suo autoritratto nel quale Nasser si dipinge con la bocca e le orecchie tappate, per evidenziare le enormi difficoltà incontrate da lui nel comunicare ciò che prova. Questo la fa reagire chiedendo l'aiuto del professore di Nasser, la cui collaborazione lo aiuta ad abbattere le barriere di comunicazione.
Nella discussione che è seguita alla proiezione del film sono intervenuti, tra gli altri, la coordinatrice dell'evento, Zahra Razi (Universidad Complutense de Madrid), Alejandra Val Cubero (Universidad Carlos III de Madrid), Farshad Zahedi (Universidad Carlos III de Madrid), Eva Ruiz (FIAPAS) e Beatriz Martínez Ríos (ONCE), che hanno analizzato i cambiamenti che hanno avuto luogo nella società iraniana dal 1986 ad oggi. L’analisi si è focalizzata in particolare nell’ambito dell'integrazione delle persone con disabilità, soprattutto nel campo dell'educazione, avvicinandosi progressivamente ad una maggiore inclusione scolastica di questi studenti. Infine si è anche parlato degli ausili acustici, impianti cocleari, ecc. che hanno contribuito a una maggiore inclusione. 
Infine, ci si è soffermati sul tema della disabilità nel cinema, affermando che è poco trattata e abitualmente la si analizza da un punto di vista paternalistico o attraverso degli stereotipi.

Voglio ringraziare Aitana ed Eduardo per avermi aiutato nello scrivere questa recensione in spagnolo e, come al solito, la mia spalla Mónica per la "ritraduzione" in italiano.

Qualcuno di voi ha visto questo o qualche altro film che parla di disabilità? Aspetto le vostre opinioni in merito. Un saluto a tutti i miei followers! :-D
Giorgio




El pasado 9 de mayo 2014 tuvo lugar en la Facultad de Ciencias de la Información de la Universidad Complutense de Madrid un cineforum con la proyección de la película iraní Relación, filmada en 1986 por Pouran Derakhshandeh, que fue la primera directora de cine de este país que abordó los temas de discapacidad.
En la celebración de este evento han colaborado la Universidad Complutense de Madrid, la Universidad Carlos III de Madrid, el Centro Español de Documentación sobre Discapacidad (CEDD) y FIAPAS (Federación Española de Asociaciones de Padres y Amigos de los Sordos).
Al final de la proyección hubo un debate sobre el tema central de la película, la discapacidad, en particular la discapacidad auditiva, y cómo ésta ha sido abordada en la familia y en la sociedad iraní.
En la película se presentan las dificultades de Nasser, un joven con discapacidad auditiva, para poder interaccionar con su familia y, en consecuencia, con el mundo exterior a causa del desconocimiento, sobre todo de su padre y su hermana, de las cuestiones relacionadas con su discapacidad. La integración de Nasser en la sociedad no es fácil, lo que se acentúa por estar escolarizado en un centro de educación especial para alumnado sordo. Las dificultades que tiene para hacerse entender, que incluso en ocasiones se malinterpretan, le hacen dejar de comer y de interactuar con sus padres. Para Nasser la única manera de comunicarse con los demás es dibujando. Mediante la pintura muestra aquello que quiere expresar. Un día su madre entiende el estado de ánimo del niño al ver un dibujo en el que Nasser pinta su autorretrato con la boca y las orejas tapadas, para poner de relieve las enormes dificultades que encuentra para comunicar lo que siente. Eso les hace reaccionar y buscar la ayuda del profesor de Nasser, con cuya colaboración empiezan a romper las barreras de comunicación.
En el debate que siguió a la proyección de la película estuvieron presentes la coordinadora del evento, Zahra Razi (Universidad Complutense de Madrid), Alejandra Val Cubero (Universidad Carlos III de Madrid), Farshad Zahedi (Universidad Carlos III de Madrid), Eva Ruiz (FIAPAS) y Beatriz Martínez Ríos (ONCE), que analizaron los cambios que se han producido en la sociedad iraní, desde el año en que fue realizada la película hasta la actualidad, desde el punto de vista de la integración de las personas con discapacidad, sobre todo en el ámbito educativo, acercándose paulatinamente a una mayor inclusión educativa de este alumnado en centros ordinarios. También se mencionó la contribución de los productos de apoyo (audífonos, implantes cocleares, etc.) para mejorar la audición y facilitar la inclusión. 
Por último, se analizó la evolución de la presencia de la discapacidad en el cine, indicando que se suele tratar poco y habitualmente desde un punto de vista o bien paternalista o bien estigmatizador.

Quiero agradecer a Aitana y Eduardo para ayudarme a escribir esta reseña y, como siempre, a mi compañera Mónica para la traducción en italiano.

¿Alguien ha visto a esta o a otra pelicula sobre el tema de discapacidad? Espero sus comentarios. ¡Saludos a todos mis seguidores!

Giorgio